Il progetto

Il progetto “A Modena la sicurezza sul lavoro, in praticanasce ufficialmente nel 2010 ed è il frutto di un attento lavoro di ascolto e di analisi delle problematiche che le aziende si trovano quotidianamente ad affrontare, sia nell’applicazione della normativa obbligatoria in materia di sicurezza sul lavoro, sia nello sforzo di garantire livelli di sicurezza sempre migliori. Alla base del lavoro svolto vi è un’accurata analisi del territorio e delle casistiche prevenzionali elaborata attraverso:
•    la lettura di dati e statistiche degli infortuni;
•    la rappresentazione analitica e concreta del le realtà lavorative colte in tutti gli aspetti legati alla prevenzione;
•    un’attenzione costante alle esigenze delle imprese;
•    l’analisi delle possibili sinergie attivabili, nel l’ottica di una condivisione di esperienze e conoscenze strutturata in rete.
Dopo un’iniziale fase organizzativa svoltasi nel 2010 il progetto è stato formalizzato in una convenzione ad ampia partecipazione di enti e parti sociali, che ha innanzitutto portato alla costituzione del Comitato Tecnico Scientifico (CTS), organo tecnico/gestionale del progetto che già nel 2011, anno di sperimentazione, ha efficacemente svolto tutte le attività programmate e raggiunto gli obiettivi fissati. Alla luce dei buoni risultati conseguiti, è stata rinnovata la convenzione per il biennio 2012/2013 e oggi si sta lavorando ad un consolidamento del progetto anche oltre i confini del territorio di Modena. Obiettivo fondamentale è quello di rispondere efficacemente e tempestivamente ai bisogni delle aziende, creando sul territorio uno strumento ed una organizzazione in grado di fornire loro assistenza costante in materia di sicurezza sul lavoro, altamente qualificata, ma poco onerosa, con attenzione a tutti i settori produttivi, ma in particolare al mondo delle piccole e medie imprese. Per assolvere al meglio a questa funzione di supporto alle aziende si è ritenuto necessario riunire attorno ad un unico tavolo gli enti pubblici aventi un ruolo nei confronti del tema specifico salute e sicurezza sul lavoro, operanti nel territorio, e le rappresentanze del mondo del lavoro. A questo invito hanno aderito, in tempi diversi ed anche con ruoli differenziati, i principali attori, pubblici e privati, protagonisti nell’ambito della provincia modenese. In seconda battuta, il tavolo si è ampliato ed è andato oltre i confini provinciali ed anche regionali. L’INAIL nella persona del Direttore di sede è l’ente coordinatore del progetto, legittimato in questa funzione dal D. Lgs. 81/08, per “individuare soluzioni e risposte specifiche per aiutare le microimprese e favorire una uniforme applicazione della normativa vigente sul territorio provinciale”: un ruolo interpretato in modo innovativo. Non più solo pubblica amministrazione staticamente chiusa nelle sue procedure e nei suoi compiti, ma “ente facilitatore e motore di prevenzione” che svolge un ruolo dinamico, super partes, di interfaccia tra lavoratori e imprese, attivando azioni di raccordo e sviluppo tra soggetti diversi, attivando dinamiche proprie delle “comunità di pratica”. Vedremo come proprio con riferimento alla “comunità di pratica”, espressione di un profondo cambiamento di mentalità, si lavora alla elaborazione di strumenti di analisi, controllo e gestione del rischio lavorativo, in un’ottica di miglioramento continuo.