Struttura organizzativa

La struttura organizzativa del progetto prevede un Comitato Tecnico Scientifico (CTS), presieduto dal Direttore della sede provinciale dell’INAIL ed avente un Direttore Tecnico, espressione dell’Università di Modena e Reggio Emilia, composto da esperti del mondo universitario, dell’ INAIL, dell’ASL e della DPL, e da tecnici provenienti dalla quasi totalità delle associazioni di categoria e professionali modenesi. Collaborano, fin dall’inizio, anche Provincia e Comune di Modena per favorire la massima diffusione e valorizzazione dei prodotti realizzati dal Comitato e curare il coordinamento con altre iniziative in atto sul territorio. Recentemente, ha aderito anche la locale Prefettura, con un ruolo non operativo ma di alto valore simbolico. Il CTS affronta argomenti e problematiche definite ogni anno sulla base alle concrete esigenze che emergono dalle aziende, con riferimento alle quali svolge innanzitutto attività di ricerca, elaborazione e sintesi di buone prassi, promozione della cultura della sicurezza a favore delle aziende, di studenti universitari e di quanti possono essere interessati. Il CTS è dunque lo strumento tecnico elaborato per supportare le imprese nell’applicazione delle misure di prevenzione previste dalla normativa, e come punto di riferimento per attività di studio e ricerca si prefigge di garantire lo sviluppo di conoscenze di alto profilo sul territorio, in termini di contenuti e competenze, sulle tematiche di sicurezza, da mettere a disposizione della collettività. Il CTS a tal fine si è dotato di alcuni importanti strumenti operativi quali:

  • Workshops tematici: eventi realizzati per affrontare in profondità un argomento specifico al fine di far emergere criticità e buone prassi e di stimolare il confronto per indirizzare il CTS nell’attività di ricerca.
  • Comunità di pratica tra aziende e i diversi attori della prevenzione che condividono volontariamente le proprie esperienze nella logica della diffusione delle buone prassi esistenti e nella ricerca di soluzioni migliorative. Ogni comunità di pratica fa riferimento ad aspetti omogenei di tipologia di rischio, che possono essere individuati attraverso il settore merceologico di riferimento o alla tipologia di lavorazione prevalente.
  • Laboratori tecnici che su specifiche tematiche portano avanti progetti e/o sperimentazioni a favore di un gruppo di aziende che ne fanno richiesta.
  • Gruppi di lavoro di studenti universitari: principalmente dei Corsi di Laurea in Ingegneria Ambientale e Ingegneria Meccanica a cui è offerta la possibilità di approfondire la propria formazione, essere facilitati e guidati nelle attività di stage con le aziende e, previa verifica delle conoscenze acquisite, beneficiare del riconoscimento di crediti formativi. In corso d’opera ad essi è stato affidato il compito di seguire i prodotti realizzati nelle aziende che si sono offerte per le sperimentazioni.